Test indiretto VO2max - DietEasy - di Federico Denisi - Palmi

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Test indiretto VO2max

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Test VO2max
Il quoziente respiratorio,Vo2max e Soglia anaerobica
Il quoziente respiratorio metabolico (QR) e' il risultato del rapporto tra la quantità di anidride carbonica prodotta e quella di ossigeno consumato.
 
Il valore del quoziente respiratorio può variare tra 0,7 e 1:
 
QR = 0,7 è il valore che si ottiene quando il metabolismo dipende al 100% dall'ossidazione dei lipidi;
QR = 1 indica il metabolismo dipendente al 100% dall'ossidazione dei caboidrati, infatti per ossidare una mole di glucosio la quantità di ossigeno consumato è pari alla quantità di anidride carbonica prodotta, pertanto il quoziente respiratorio dei carboidrati sarà uguale a 1,00.
 
Quando si misura il quoziente respiratorio durante la pratica sportiva, il valore rilevato non sarà mai né 0,7 né 1, sarà sempre un valore intermedio. Questo accade perché, in generale, i muscoli in attività consumano sempre una miscela dei substrati energetici, in particolare combinano sempre grassi e zuccheri, nel medesimo istante.
 
Il quoziente respiratorio a riposo, in un metabolismo perfettamente funzionante sarà prossimo allo 0,7 mentre quando si svolge un'attività più intensa si approssima verso 1, facendoci capire che stiamo utilizzando come substrati i glucidi invece dei grassi.
 
A riposo o in attività di intensità bassa-moderata vi è invece un utilizzo maggiore dei grassi; 60% di grassi e 40% di carboidrati.
 
Dal quoziente respiratorio risulta poi molto semplice calcolare il dispendio energetico. Es: se il quoziente respiratorio QR è pari a 0,86, consultando un'apposita tabella ricaviamo che l'equivalente energetico per litro di ossigeno consumato è di 4,875 Kcal. A questo punto per scoprire il dispendio energetico dell'esercizio sarà sufficiente moltiplicare i litri di ossigeno consumati per 4,875.
CALCOLO VO2max
Per gli atleti un altro parametro molto importante risulta la VO2max, essa rappresenta la quantità massima di ossigeno fornita dal sangue e utilizzata dai muscoli durante uno sforzo fisico massimale.
 
A livello matematico il massimo consumo di ossigeno è pari a:
 
VO2max = FC x q x (a – v)
 
FC = Frequenza cardiaca; q = Gittata cardiaca sistolica; (a – v) = differenza artero-venosa di ossigeno
 
Calcolando esattamente la VO2max si ottiene conseguentemente la FC max (massima frequenza cardiaca) e tramite questi parametri è possibile impostare allenamenti mirati ed efficaci.
In molti casi è preferibile però misurare la soglia anaerobica rispetto al VO2max.
Infatti negli atleti il VO2max sale all'inizio dell'allenamento  e successivamente non aumenta più.
La soglia anaerobica è definita come l’intensità di lavoro che può determinare la concentrazione massima stabile di lattato ematico e che può essere mantenuta da un certo soggetto in condizioni di steady state prolungato (oltre questo punto il lattato tende ad aumentare). I valori di lattato corrispondenti al MLSS variano da soggetto a soggetto, oscillando generalmente tra le 3 e 5,5 millimoli (mM).
La soglia anaerobica rappresenta il punto di demarcazione tra esercizio fisico moderato - intenso.
Nei soggetti non allenati, se rapportata con il massimo consumo di ossigeno, la soglia anaerobica coincide approssimativamente con il 55% del VO2max. In atleti di alto livello tale valore può invece raggiungere l'85% del massimo consumo di ossigeno.
 
I metodi per misurare la soglia anaerobica di uno sportivo sono basati:
  • sulla concentrazione del lattato ematico
  • sulla misurazione dei parametri ventilatori
  • sulla deflessione della curva frequenza cardiaca/intensità di esercizio (Test Conconi)
Per scoprire la soglia anerobica si utilizza l’andamento del VCO2 e la sua relazione con il VO2.
 
Al di sotto della soglia anaerobica esiste una relazione lineare fra VCO2 e VO2 mentre, superata la soglia anaerobica, l’incremento della lattacidemia determina un’addizionale VCO2 con conseguente variazione della pendenza della relazione VCO2-VO2.
  
Tutti questi parametri sono di grande utilità per l’allenatore che debba impostare degli allenamenti specifici e per il Nutrizionista che debba elaborare dei programmi nutrizionali personalizzati alle singole esigenze e alle singole richieste energetiche.

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