Valutazione antropometrica
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Valutazione Antropometrica ed Indici Nutrizionali.
Valutazione Antropometrica
La valutazione antropometrica dello stato nutrizionale comprende:
- La misurazione del peso e della statura ed il calcolo degli indici pondero-staturali. Ciò consente una prima classificazione obiettiva di un‘eventuale malnutrizione per difetto o per eccesso.
- La misurazione delle circonferenze e degli spessori (con plicometro e/o ecografo tissutale): le circonferenze sono utilizzate unitamente agli spessori per il calcolo delle aree muscolo-adipose degli arti e per la definizione della distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo.
In casi particolari, è utile misurare diametri e lunghezze segmentali: i diametri sono utilizzati per la definizione della taglia corporea e le lunghezze segmentali consentono di seguire in maniera più dettagliata l’accrescimento corporeo.
- Un’altra misurazione che viene effettuata nel mio studio, salvo casi in cui è evitabile, è la misurazione della FORZA MUSCOLARE (indice di qualità muscolare) attraverso l'utilizzo dell'Hand Grip. Il test con l'Hand Grip fa parte di una serie di valutazioni necessarie particolarmente nel soggetto anziano, specifico per la sarcopenia in quanto è volto a valutare l’andamento della forza; per questo motivo lo considero un parametro, tra gli altri, da tenere in considerazione per il monitoraggio della componente “forza” nello specifico, e genericamente della “massa muscolare” anche in soggetti non anziani. Il test con l'Hand Grip è utilissimo anche nella valuazione della qualità muscolare nel soggetto sportivo e per individuare quello che può essere il miglior piano alimentare da adottare.
Solo in casi selezionati, peso, statura, spessori, circonferenze e diametri possono essere utilizzati per ottenere la stima di un compartimento corporeo attraverso un’equazione predittiva. L‘abuso delle equazioni predittive è uno dei principali problemi che s‘incontrano nella valutazione della composizione corporea e dello stato nutrizionale. Pertanto, è necessario chiarire che l’utilità dell’antropometria dipende dal fatto che essa fornisce misure dirette di preciso significato clinico.
Peso
II peso corporeo è un indicatore grossolano della composizione corporea e del bilancio energetico. Infatti, il peso corporeo rappresenta la somma di tutti i compartimenti in cui, grossolanamente, può essere diviso il corpo umano: Acqua Totale, Massa Proteica, Massa Minerale, Glicogeno e Massa Grassa. Pertanto, a livello molecolare, una modificazione del peso corporeo può dipendere dalla modificazione di uno o più dei cinque compartimenti corporei. Se si considerasse solo il peso corporeo come indicatore della composizione corporea e del bilancio energetico si incorrerebbe in numerosi errori di valutazione perché le modificazioni di un compartimento possono mascherare quelle di un altro compartimento. Il peso corporeo viene misurato con l’utilizzo di una bilancia con Omologazione per l’impiego medicale in base alla norma 93/42/CEE.
Il soggetto sale sul piatto della bilancia preferibilmente in biancheria intima e in ogni caso, ai controlli, sempre nelle stesse condizioni di vestiario, posizionando i piedi al centro della piattaforma e distribuendo il peso uniformemente sui piedi. In ogni caso la misurazione dovrebbe essere effettuata al mattino e a digiuno o, in alternativa, mantenendo le condizioni di misurazione il più simile possibile tra di loro (ad esempio utilizzando sempre la stessa bilancia e gli stessi orari, chiedendo al soggetto di togliere le scarpe, la giacca e tutto ciò che possa influire sul peso).Statura
La statura viene misurata con lo stadiometro, strumento costituito da un’asta verticale, incorporante un metro, al vertice della quale si trova una barra orizzontale, da portare a contatto con il punto più alto del capo.
Il soggetto deve essere scalzo (al massimo con le calze) e si posiziona davanti all’asta verticale, in modo che tra i piedi e le gambe si formi un angolo di 60° e il peso sia uniformemente distribuito. Il capo è posizionato nel piano orizzontale di Francoforte (allineamento del punto distale del margine dell’orbita sinistra con il triagon omolaterale) e le braccia pendono ai lati del corpo con i palmi delle mani rivolti verso le cosce. Le scapole e le natiche del soggetto sono a contatto con lo stadiometro. Quindi l’operatore procede a misurare la statura portando la barra verticale a contatto con il punto più alto del capo. Nei soggetti impossibilitati ad alzarsi o di mantenere la posizione eretta, l’altezza si misura in posizione supina.
Cinconferenze
Le circonferenze, misurate con metro flessibile e anelastico, sono indicatori delle dimensioni trasversali dei segmenti corporei.
Esse possono essere utilizzate come indicatori della distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo, per il calcolo delle aree muscolo-adipose (e della circonferenza muscolare degli arti), come indicatori del rischia di malattia, per la predizione della Fat Mass.
Pliche
Le pliche, misurate attraverso un plicometro professionale Harpenden, sono indicatori dello spessore del grasso sottocutaneo.
L’utilità della plicometria si fonda sulla possibilità di valutare l’andamento dei singoli valori nel tempo, valutando la perdita/aumento di grasso in specifiche zone dette punti di repere.
I principali punti di repere sono: Bicipite, Tricipite, sottoscapolare, Ascellare, Sovrailiaca, Pettorale, Addominale, Coscia mediale, Sovrapatellare, Polpaccio.
Hand Grip
L’Hand Grip è uno strumento volto a valutare la forza contrattile dei muscoli flessori della mano utilizzato per la valutazione dello stato nutrizionale, per stabilire un indice di rischio di mortalità nei pazienti affetti da patologie acute, come fattore prognostico nel decorso di malattie ad elevato impatto metabolico e come indicatore della forza muscolare generale. L’Hand Grip è un valido strumento di valutazione di cambiamenti a breve termine dello stato nutrizionale e di screening della malnutrizione. Una ridotta forza muscolare associata a una ridotta massa muscolare sono marker utili per identificare precocemente nell’anziano uno stato di sarcopenia, consentendo di prevenirne l’evoluzione.L’operatore spiega al soggetto il funzionamento dello strumento e lo scopo della misurazione. Il soggetto quindi siede rilassato, con la schiena appoggiata allo schienale e la pianta dei piedi poggiata per terra. Il gomito è flesso di 90° e l’avambraccio è mantenuto in posizione neutra. Il soggetto quindi stringe lo strumento con tutta la forza possibile in un’unica volta: in questo modo lo strumento registrerà il picco di forza. Si consiglia di eseguire 3 misurazioni ripetute a distanza di 1 minuto una dall’altra e di registrare il miglior risultato ottenuto. La misurazione può avvenire sul braccio dominante, su quello non dominate o su entrambi (vi è una differenza di circa 10% di forza tra le due braccia): importante è eseguire nel follow-up (controllo) la misurazione sempre allo stesso modo.